lunedì 6 agosto 2012

Lev N. Tolstoj, Il diavolo (Il Sole 24 ore, I libri della domenica, 52)

Libro di un'ossessione 



Storia di un'ossessione, ovvero di un brav'uomo (Evgenij Irtenev) che sposa una bella donna di buona famiglia (Liza) di cui è sinceramente innamorato rinunciando alla sua vita da libertino. Rinuncia a tutto, tranne al suo piacere più profondo.

Evgenij aveva ereditato dal padre soltanto debiti: dopo una vita di studi ed una promettente carriera, abbandona tutto per andare a raddrizzare i conti della famiglia. Rinuncia a tutto, tranne alla sua passione per le donne, passione che sfoga in torbidi rendez-vous adulterini con Stepanida, moglie di un ufficiale spesso lontano da casa e domestica nella casa di Evgenij. Evgenij credeva di poter rompere il legame -quasi rituale- con Stepanida nel momento stesso del matrimonio, così come aveva sempre fatto con tutte le donne con le quali aveva giaciuto. L'incapacità di tradire la moglie, da un lato, e la forte passione/ossessione per Stepanida, dall'altro lato, spingeranno il protagonista ad un'azione estrema. Quale? Neanche Tolstoj sapeva bene, tanto da lasciare ai posteri due diversi finali. In uno Evgenij si suicida; in un altro uccide Stepanida, sconta la pena in carcere, trascorre un mese in un monastero e ritorna alcolizzato. Da un'ossessione, ad un'altra; da una malattia, ad un'altra. La storia raccontata da Tolstoj, in modo breve ma intenso, racchiude in poche pagine lo spirito indagatore dello scrittore russo, interessato alle più piccole pieghe dell'anima. Il romanzo tocca una tematica importante, quale l'oscillare fra la fedeltà e l'istinto di una passione, e propone come soluzione quella dell'annientamento della persona aprendo le porte al dibattito, presente soltanto in filigrana, se l'amore affievolisca la passione o se comunque la passione, l'appagamento dell'istinto, vada cercata altrove.
La soluzione di Tolstoj è quanto meno negativa e pessimistica: probabilmente un tertium, una terza via, in questo caso c'era, perché la passione contro la ragione -dibattito atavico e intessuto nella natura dell'uomo- sono viste come contrapposto, insanabilmente compatibili. Non a caso l'exergo evangelico da Matteo V, 28-30.
 Facile con questo presupposto dare vita ad un romanzo, pur riuscito, ma nella sua sostanza semplicistico.


 Edizione de Il sole 24 ore, nella collana I libri della domenica basato sull'edizione Passigli Firenze 2005.

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