domenica 16 giugno 2013

Henning Mankell, Il cinese (Marsilio)






In una fredda giornata di gennaio, un lupo affamato arriva a Hesjövallen, nel nord della Svezia. Sente l’odore del sangue. Nel villaggio ci sono i corpi di diciannove persone: di fronte a una strage così feroce e assurda, la polizia pensa al gesto di uno squilibrato. Può davvero la follia essere così ben pianificata?

E' vero che si tratta di due storie parallele e improbabili nella loro sintesi, tuttavia un filo conduttore esiste: l'autore (svedese, ma residente in Africa) parla della colonizzazione, della parabola dei cinesi, dell'importanza della tradizione di fronte alla svolta del nuovo.

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